NAZRA PALESTINE SHORT FILM FESTIVAL
Durata: 100 min
Genere: Short
Lingua: Italiano
Regia: Vari
Premiato come miglior cortometraggio genere finzione:
THE KEY di Rakan Mayasi, 18'
La giovane Edina sente spesso un rumore misterioso che la tiene sveglia nel cuore della notte. The Key è un thriller politico e psicologico, basato sull’omonimo racconto del romanziere e poeta palestinese Anwar Hamed. La chiave, elemento centrale del film, rappresenta il diritto al ritorno dei palestinesi. Il film gioca su questa consapevolezza, come un’epidemia che si diffonde nel subconscio israeliano creando un crescente senso di colpa e preoccupazione.
Premiato come miglior cortometraggio genere documentario:
THE SILENT PROTEST:1929 JERUSALEM di Mahasen Nasser El-Din, 20'
Il 26 ottobre 1929, le donne palestinesi diedero vita a un movimento femminista a Gerusalemme. Circa 300 donne giunsero in città da tutta la Palestina. Quel giorno manifestarono in silenzio con un corteo di auto attraverso la città, in segno di protesta contro l’Alto Commissariato britannico, accusato di essere prevenuto nei confronti degli arabi durante le rivolte di Buraq. Questa è la loro storia.
Premio Vittorio Arrigoni:
ABO JABAL di Bisan Owda, 18'
È l’8 maggio 2024 e Israele si prepara a lanciare un’ operazione militare distruttiva a Rafah. Tahani, una donna palestinese più volte sfollata interna dall’inizio degli attacchi su Gaza, si chiede dove trovare nuovamente rifugio per sé e i suoi figli. Il film offre uno spaccato della sua vita e della sua famiglia prima e dopo il 7 ottobre, raccontando lo strazio di una madre che, segnata da una dolorosa perdita, fatica a ritrovare pace.
Premiato come miglior cortometraggio sperimentale:
THE POEM WE SANG di Annie Sakkab, 20’
The Poem We Sang è un documentario sperimentale di 20 minuti che unisce riprese a colori e in bianco e nero. Il film riflette sui temi dell’amore e della nostalgia: l’amore per la propria famiglia e la nostalgia per la propria casa. Questi sentimenti vengono affrontati attraverso il superamento del trauma legato alla perdita della casa familiare e alla migrazione forzata. Il film trasforma i rimpianti di una vita in un viaggio di guarigione, di catarsi creativa e di testimonianza.
100 min
Genere: Short
Lingua: Italiano
Regia: Vari
Premiato come miglior cortometraggio genere finzione:
THE KEY di Rakan Mayasi, 18'
La giovane Edina sente spesso un rumore misterioso che la tiene sveglia nel cuore della notte. The Key è un thriller politico e psicologico, basato sull’omonimo racconto del romanziere e poeta palestinese Anwar Hamed. La chiave, elemento centrale del film, rappresenta il diritto al ritorno dei palestinesi. Il film gioca su questa consapevolezza, come un’epidemia che si diffonde nel subconscio israeliano creando un crescente senso di colpa e preoccupazione.
Premiato come miglior cortometraggio genere documentario:
THE SILENT PROTEST:1929 JERUSALEM di Mahasen Nasser El-Din, 20'
Il 26 ottobre 1929, le donne palestinesi diedero vita a un movimento femminista a Gerusalemme. Circa 300 donne giunsero in città da tutta la Palestina. Quel giorno manifestarono in silenzio con un corteo di auto attraverso la città, in segno di protesta contro l’Alto Commissariato britannico, accusato di essere prevenuto nei confronti degli arabi durante le rivolte di Buraq. Questa è la loro storia.
Premio Vittorio Arrigoni:
ABO JABAL di Bisan Owda, 18'
È l’8 maggio 2024 e Israele si prepara a lanciare un’ operazione militare distruttiva a Rafah. Tahani, una donna palestinese più volte sfollata interna dall’inizio degli attacchi su Gaza, si chiede dove trovare nuovamente rifugio per sé e i suoi figli. Il film offre uno spaccato della sua vita e della sua famiglia prima e dopo il 7 ottobre, raccontando lo strazio di una madre che, segnata da una dolorosa perdita, fatica a ritrovare pace.
Premiato come miglior cortometraggio sperimentale:
THE POEM WE SANG di Annie Sakkab, 20’
The Poem We Sang è un documentario sperimentale di 20 minuti che unisce riprese a colori e in bianco e nero. Il film riflette sui temi dell’amore e della nostalgia: l’amore per la propria famiglia e la nostalgia per la propria casa. Questi sentimenti vengono affrontati attraverso il superamento del trauma legato alla perdita della casa familiare e alla migrazione forzata. Il film trasforma i rimpianti di una vita in un viaggio di guarigione, di catarsi creativa e di testimonianza.